La allergia è un'anormale sensibilità dell'organismo per una sostanza presente nel cibo, nell'aria o a contatto con la pelle, avviene su base immunologica (l'individuo produce Ig E specifiche in presenza di allergeni naturali) e si manifesta generalmente entro breve tempo dall'introduzione dell'alimento che ne è responsabile, può causare reazioni anche gravi (diarrea, vomito, asma, reazioni cutanee violente).
Negli ultimi anni si è verificato un costante aumento delle malattie di tipo allergico in generale e delle allergie alimentari in particolare, in relazione a diversi fattori, soprattutto in seguito all'introduzione di molecole sempre nuove nell'aria (inquinamento), nell'alimentazione (cibi d'importazione e geneticamente modificati) nella cura delle malattie (farmaci di ultima generazione).
Gli alimenti capaci di provocare allergia sono tanti, tra i più comuni ci sono:
latte e derivati
uova e derivati
pesci, crostacei, molluschi
frutta (albicocche, fragole, kiwi, more, pesche, frutti di bosco, agrumi, banane, avocado
frutta secca e semi oleosi (noci, nocciole, mandorle)
verdure (carote, peperoni, patate, melanzane, pomodori, prezzemolo)
legumi (fagioli, piselli, soia)
cereali (grano, orzo, segale, avena)
carne (maiale, manzo)
cacao, cioccolato, zucchero bianco
lievito di birra
La diagnosi di un'allergia spetta al medico competente e avviene attraverso un'accurata anamnesi clinica e alimentare, oltre che attraverso un esame del sangue e dei test cutanei (PRICK, PATCH, RAST test)
TRATTAMENTO
Prevenzione primaria:
Per tutti i neonati a rischio, cioè che abbiano parenti di I grado allergici a qualche sostanza, la prevenzione primaria si attua attraverso:
la promozione dell'allattamento al seno il più a lungo possibile;
l'introduzione graduale e molto lenta degli alimenti durante lo svezzamento (mai prima dei 6 mesi si età)
l'attesa oltre il 15° mese per l'introduzione del latte vaccino
Per la madre
dieta di esclusione degli alimenti allergizzanti per tutto il periodo dell'allattamento
astensione dal fumo di tabacco in gravidanza e allattamento
Per gli adulti, una volta diagnosticata un' allergia, il trattamento consiste semplicemente nell'astenersi dal cibo incriminato; nel caso in cui si tratti di un cibo "importante" dal punto di vista dei nutrienti (come i latticini, o le uova) è importante rivolgersi ad uno specialista che pianifichi un regime alimentare personalizzato ben equilibrato dove i nutrienti esclusi vengano rimpiazzati da altri con caratteristiche nutrizionali simili, in modo da non ritrovarsi con carenze nutrizionali importanti.